I Koan nello zen.
Una via per trovare se stessi nel quotidiano e nell’assoluto.
Libreria Editrice Psiche € 15
Che cos’è questo oggetto misterioso chiamato koan?
Zenkei Shibayama, un maestro contemporaneo, nel suo commento al Mumonkan dice:
«I koan sono detti e vicende dei maestri zen in cui essi hanno espresso liberamente e direttamente le loro esperienze zen. Dobbiamo capire che sono fondamentalmente differenti dagli insegnamenti dell’etica o del senso comune. Se non siamo consapevoli che il koan appartiene a una dimensione del tutto differente dalle attività etiche e pratiche degli uomini, non riusciremo nemmeno a intravedere il loro vero significato.
Qualcuno potrebbe criticare questa affermazione dicendo che, in base a essa, lo Zen ignora l’etica e il senso comune. Sarebbe un enorme malinteso. Al contrario, lo Zen ci libera dalle sofferenze e dai limiti causati dall’etica e dal senso comune. Questo non significa ignorare o sfidare l’etica e il senso comune, ma esserne padroni e farne un uso libero e vivo. Finché non si capisce chiaramente questo punto, i detti e le vicende zen non potranno mai essere comprese correttamente».